Questo video è stato girato in occasione del 60′ anniversario della Ducati GS100 denominata “Marianna”. All’evento furono invitati 3 grandi piloti del passato: Giuliano Maoggi, Santo Ciceri e Francesco Villa.
60’ anniversario Ducati 100 Gran Sport (Marianna) 1955-2015
70’ anniversario Ducati Cucciolo 1945-2015
Sabato 9 Maggio siamo tornati indietro nel tempo grazie per ricordare il 60’ anniversario della plurivittoriosa Ducati 100 Gran Sport (1955/2015) soprannominata Marianna in quanto costruita nell’anno Mariano. Questa moto ha contribuito alla cultura del motociclismo non solo in Italia ma nel mondo.
E’ infatti nel 1955 che la Marianna inizia a farsi notare.
All’epoca a capo della Ducati Meccanica arrivò Giuseppe Montano , grande appassionato di motociclismo che, consapevole della supremazia Laverda nel Motogiro d’Italia e nella Milano-Taranto, convinse l’ing. Fabio Taglioni a lasciare la Mondial e a seguirlo in Ducati dove gli affidò il progetto di creare una moto vincente per le gare di velocità su strada. (Motogiro e Milano-Taranto).
In quegli anni vincere era fondamentale per la pubblicità delle case motociclistiche.
Il risultato fu raggiunto, sopra ogni aspettativa, con la creazione di una moto 100 Gran Sport monoalbero a coppie coniche che risultò imbattibile in tutte le gare su strada e su pista fino al 1958 circa.
La ducati affidò la guida di queste moto a piloti del calibro di Spaggiari, Villa, Farnè, Tartarini, Degli Antoni, Maoggi, Recchia e tanti altri che negli anni d’oro (1955-1957) dominarono il Motogiro d’Italia arrivando ai primi posti in tutte le 9 tappe e vincendo la competizione con Gianni Degli Antoni classe 100 cc.
Con questa moto trasformata a siluro da record, Santo Ciceri e Mario Carini nell’Autodromo di Monza (all’epoca c’era ancora la sopraelevata molto pericolosa) batterono 44 record mondiali dalla classe 100 e alcune della classe 250cc.
Successivamente nel 1956 la Marianna, con la maggiorazione dell’alesaggio fino a 125, vinse con Giuliano Maoggi la Milano-Taranto ed al Motogiro d’Italia batté anche la classe 175 con medie orarie dai 100 ai 116/117 km/h . Consideriamo che la chiusura delle strade lasciava molto a desiderare e correre con una media superiore ai 100 km/h era veramente pericoloso.
Infatti, nel 1957 con l’incidente mortale di De Portago , le gare su strade vennero messe al bando.
Nonostante nel 1958 la Ducati mise in pista nel circuito una 175 Formula 3, alcuni piloti preferivano gareggiare con la Marianna 100 Gran Sport maggiorata a 125.
In questo anno l’Ing . Taglioni apportò delle modifiche alla testa trasformandola in bialbero e trialbero.
Il pilota Gianni Degli Antoni, con questa moto, era in testa al campionato del mondo. Arebbe sicuramente vinto se non fosse caduto!
La moto di cui parliamo e che festeggia il 60’ anniversario è appartenuta a Francesco Villa , vincitore della prima tappa Bologna – Trieste di km 441 con una media oraria di oltre i 106 km/h
In occasione di questo 60’ anniversario ho invitato tre piloti dell’epoca: Francesco Villa commosso alla vista della sua Marianna (fu anche uno storico costruttore motociclistico della moto Villa nel fuoristrada); Giuliano Maoggi che nel 1956 fu 1’ assoluto con la ducati 125 Gran Sport che non era altro che la 100 Gran Sport maggiorata di alesaggio a 125 cc. e Santo Ciceri , detentore dei 44 record mondiali assieme a Mario Carini all’autodromo di Monza nel mese di novembre, dove allora esisteva ancora la sopraelevata, battendo anche alcuni record della classe 250 cc
Insieme abbiamo ricordato e condiviso i “bei tempi” con gli altri ospiti presenti alla visita della mia collezione.
Per l’occasione era presente anche Livio Lodi curatore del museo Ducati.
Nella collezione privata ho anche una Laverda 750 SFC che compie 40 anni con la quale ho gareggiato nel campionato italiano derivate di serie (1975/76).
Alle 13 tutti al ristorante San Claudio per il pranzo rituale.
E’ stato festeggiato anche il 70’ del Cucciolo Siata ideato da Aldo Farinelli, avvocato di Torino, il quale iniziò la sua costruzione nel 1943 insieme al tecnico Leoni della Siata in un sotterraneo vista la proibizione dei nazisti che vietavano la costruzione di motori che non riguardassero apparati bellici. Nel 1944 la messa in moto e in seguito il suo perfezionamento fino alla metà del 1945 dove fu presentato ufficialmente nella città di Torino liberata dai partigiani.
Nel 1946 la ducati acquistò il marchio Siata per la produzione del Cucciolo poiché la Siata non aveva i mezzi sufficienti per sostenerla.
Nella mia collezione privata, oltre la Ducati 100 Gran Sport, vi sono anche 4 dei Cuccioli assemblati e costruiti a Macerata (ditta Zanconi e Trubbiani per la ciclistica ) , Civitanova Marche e Jesi (ditta Lupi per la ciclistica) nei modelli T1 e T2. L’allumino per la forcella del T2 costruito a Civitanova Marche fu ricavato da una fortezza volante abbattuta durante il conflitto nella zona di Porto Potenza Picena.
Curiosità: nel 1950 il concessionario Fattorini, di Macerata offrì in dono al Papa un Cucciolo Ducati in occasione della beatificazione di Vincenzo Maria Strambi. In quell’occasione molti motociclisti maceratesi parteciparono al corteo Macerata –Roma e ritorno in sella a Ducati Cucciolo, Guzzino e altri micromotori.
Nacque il club ducati, in questo caso del cucciolo.